martedì 30 ottobre 2007

C'è sempre qualcosa da dire sui preti

una mia cara amica di tanti caffè tempiesi mi ha mandato questo... voglio condividerlo con voi. Grazie!



Se il prete una volta parla dieci minuti più a lungo: è un parolaio.
Se durante una predica parla forte: allora urla.
Se non predica forte: non si capisce niente.
Se possiede un'auto personale: è capitalista, è mondano.
Se non ha un'auto personale: non è capace di adattarsi ai tempi.
Se visita i suoi fedeli fuori parrocchia: allora gironzola dappertutto.
Se frequenta le famiglie: non è mai in casa.
Se rimane in casa: non visita le famiglie.
Se parla di offerte e chiede qualcosa: non pensa ad altro che a far soldi.
Se non organizza feste, gite, incontri: nella parrocchia non c'è vita.
Se in confessionale si concede tempo: è interminabile.
Se fa in fretta: non è capace di ascoltare.
Se comincia la Messa puntualmente: il suo orologio è avanti.
Se ha un piccolo ritardo: fa perdere tempo a un sacco di gente.
Se abbellisce la Chiesa: getta via i soldi inutilmente.
Se non lo fa: lascia andare tutto alla malora.
Se parla da solo con una donna: c'è sotto qualcosa.
Se parla da solo con un uomo: eh!
Se prega in Chiesa: non è un uomo d'azione.
Se si vede poco in Chiesa: non è un uomo di Dio.
Se si interessa agli altri: è un impiccione.
Se non si interessa: è un egoista.
Se parla di giustizia sociale: fa della politica.
Se cerca di essere prudente: è di destra.
Se ha un po' di coraggio: è di sinistra.
Se è giovane: non ha esperienza.
Se è vecchio: non si adatta ai tempi.
Se muore: non c'è nessuno che lo sostituisce!

giovedì 4 ottobre 2007

Profeti di un futuro non nostro


Ogni tanto ci aiuta il fare un passo indietro e vedere da lontano.
Il Regno non è solo oltre i nostri sforzi, è anche oltre le nostre visioni.
Nella nostra vita riusciamo a compiere solo una piccola parte di quella meravigliosa impresa che è l'opera di Dio.
Niente di ciò che noi facciamo è completo.
Che è come dire che il Regno sta più in là di noi stessi.
Nessuna affermazione dice tutto quello che si può dire.
Nessuna preghiera esprime completamente la fede.
Nessun credo porta la perfezione.
Nessuna visita pastorale porta con sé tutte le soluzioni.
Nessun programma compie in pieno la missione della Chiesa.
Nessuna meta né obbiettivo raggiunge la completezza.
Di questo si tratta: Noi piantiamo semi che un giorno nasceranno.
Noi innaffiamo semi già piantati, sapendo che altri li custodiranno.
Mettiamo le basi di qualcosa che si svilupperà.
Mettiamo il lievito che moltiplicherà le nostre capacità.
Non possiamo fare tutto, però dà un senso di liberazione l'iniziarlo.
Ci dà la forza di fare qualcosa e di farlo bene.
Può rimanere incompleto, però è un inizio, il passo di un cammino.
Una opportunità perché la grazia di Dio entri e faccia il resto.
Può darsi che mai vedremo il suo compimento, ma questa è la differenza tra il capomastro e il manovale.
Siamo manovali, non capomastri, servitori, non messia.
Noi siamo profeti di un futuro che non ci appartiene.


Oscar Romero

i preti giovani


Facevo un giro nel mondo multimediale, soprattutto siti cattolici, e spesso mi imbatto in commenti che puntualmente mirano a sminuire le giovani generazioni accusandole di superficialità, disimpegno e poca fede. Mi spaventa a pensare che, spesso, sono nostri coetanei a guardare tutto il nero che li circonda e pensare che il mondo sia tutto di colore cupo e tenebroso. Cosa facciano per illuminare la loro situazione non saprei proprio dirvelo... se scrivere un post da quelche parte bastasse... ne sarei felice!

In un blog di un vaticanista di rilievo un signore di nome Maurus lamentava che il clero giovane non conosce più la teologia, la liturgia, la morale, il diritto e non so cosa tutto... e si soffermava a elogiare non so quale sacerdote che a mio avviso ha confuso con il più antico Melchisedek. Evidentemente, anche lui è incappato nell'errore di pensare che prima fosse tutto rose e fiori, invece oggi tutto è cadente. Caro amico... mi dispiace per te.

Non voglio dilungarmi nel processare nessuno, ma tra me pensavo agli oltre 60 esami in facoltà teologica... magari qualcosina avrò appreso! Per non considerare agli esami al Pontificio Istituto Liturgico...

Riflettevo al fatto che noi, preti giovani, non facciamo conoscere quanto valiamo... anche oggi ci sono le belle intelligenze, ache oggi ci sono gli intellettuali che hanno dato vita alla teologia moderna... anche oggi c'è qualcuno che, nonostante i suoi limiti, gioca la sua vita per Dio nella Chiesa. Non tutti lo riconoscono...


Non vuole essere una giustificazione personale... penso di non averne bisogno... ma mi fa specie che tutti abbiano sempre da ridire a noi... e loro?

Gnozi te auton