domenica 25 novembre 2007

alla nuova parrocchia di Aglientu...

Le parole e i riti di questa suggestiva celebrazione sarebbero capaci di mettere in imbarazzo anche l’oratore più dotto e più eloquente. Ma non è il mio caso…
L’emozione la fa da padrona… sono costretto a leggere… spero di non farlo più ma per oggi mi perdonerete. Non so cosa ciascuno di voi si vorrebbe sentir dire da un pretino ventinovenne che diventa parroco…
Saluto tutti voi, uomini e donne di buona volontà di questa porzione di popolo di Dio che è in Aglientu da oggi affidati alle mie cure.

Appena il vescovo mi ha comunicato la nomina, subito… nello stesso momento… ho chiesto di poter fare l’ingresso quanto prima possibile.
Eccomi qua a parlarvi con il cuore pieno di emozione, in un momento in cui – credetemi – vorrei scomparire e lasciare questo posto ad altri.
Saluto tutti i presenti… nessuno escluso, così nessuno si offende perché è stato saltato.

Devo dire ben ritrovati alla comunità di Aglientu… è stato indimenticabile quel mese e mezzo in cui tutti un po’ ci stavamo affezionando… vi avevo lasciati per andare a Tempio il 6 ottobre del 2006 e non so se qualcuno ricorda ho detto «chissà che il Signore non faccia incontrare nuovamente le vostre strade…» eccoci qua!
Nel disegno della Provvidenza di Dio questo giorno era già scritto ed ora vengo in mezzo a voi «sicut qui ministrat» come colui che serve. Spero che aiuterete questo “ragazzo” a portare il peso della croce. Non mi dilungo oltre.

Il mio deferente saluto va oggi al sindaco sig. Pietro Giorgioni, e con lui a tutta la municipalità. Spero di poter collaborare per il bene della nostra società.
Grazie a chi mi ha preceduto nella guida di questa parrocchia, in particolare a Don Gianni, mio venerato predecessore e successore a Tempio, don Apollinare e tutti i sacerdoti che hanno contribuito a edificare nella fede questa comunità parrocchiale.
Saluto con affetto ogni uomo di buona volontà di questo paese di Aglientu. In particolare portate il mio saluto agli ammalati e agli anziani, ai giovani e ai ragazzi, a tutti… anche ai cacciatori che oggi sono impegnati in ardite imprese venatorie.
Grazie ai cori che hanno animato questa celebrazione.

In breve ai miei nuovi parrocchiani dico un’espressione che a me sta molto a cuore… la prendo in prestito da papa Giovanni Paolo I «Diamo al mondo spettacolo di unità». Da parte mia ci sarà tutto l’impegno, affinché nel nostro paese venga rispettata la dignità della persona umana dal concepimento al suo termine naturale, si riattivi la fede dei nostri padri, venga promossa la cultura in ogni sua forma, venga favorito tutto ciò che di umano e di cristiano occorre alle nostre giovani generazioni e non solo a loro. Io sono qui… non abbiate paura di riturbare!

Permettetemi un saluto agli ospiti… inizio già a fare il padrone di casa…
Grazie al gruppo della Cattedrale di Tempio… mi hanno promesso che ogni tanto scenderanno ad animare qualche celebrazione. Vi accogliamo con piacere. Resteranno scolpiti nel mio cuore i giorni meravigliosi che abbiamo passato insieme. Pregate per me. Ci siamo detti tutto ieri sera. Grazie anche a don Antonio che ha voluto essere qui a “consegnarmi” al mio nuovo gregge. Grazie dell'affettoo ( e delle lacrime!) al gruppo del Post cresima...

Un grazie particolare alla mia famiglia… mamma, Antonella, Alessandro e Luigi… vi sto facendo fare un po’ di giri…
Con la mia famiglia voglio ringraziare degli amici carissimi di quest’anno… per me come dei fratelli e delle sorelle. Grazie a Luca, Elisabetta, Marilù, Palmira, Gian Luca e Gian Franco, Mario, Gianna, Paolo.

L’ultimo grazie non per importanza va al vescovo mons. Sanguinetti per avermi reputato maturo, nonostante la mia giovane età, al punto di affidarmi una comunità parrocchiale. Sia sempre il benvenuto in mezzo a noi. Da parte mia Le garantisco, eccellenza, che farò tutto il possibile per tenere saldo il rapporto fondamentale tra il vescovo e la parrocchia e per gettare tutti i ponti necessari alla costruzione del regno di Dio nella sua Chiesa.

Un ringraziamento ai sacerdoti concelebranti e a tutti gli altri che a causa degli impegni parrocchiali, pur volendo, non possono essere presenti.
Non mi rimane che dire il grazie che comprende tutto e tutti… grazie a Dio per ogni dono che ci ha fatto e che ci farà.

sabato 24 novembre 2007

Saluto alla parrocchia della Cattedrale di Tempio

Non piangere perché è finito….
Sorridi perché è accaduto
(Antoine de Sant-Exuperie)

Il sentimento profondo del ringraziamento, del fare eucaristia in questa sera, con voi, prende il sopravvento su tutte le altre emozioni che potrebbero scaturire nel nostro intimo.

Da un lato la tristezza del distacco… non è facile, in me per primo, sentire la voce di Dio che come ad Abramo mi dice ancora una volta «esci… e và dove ti mostrerò». Ma la signoria di Cristo mi impone, ancora una volta nella mia vita di firmare in bianco, di «abbandonarmi alla fedeltà di Dio» che per me ha tracciato questa strada. La commozione, talvolta le lacrime, per quanto umane possano essere, vi chiedo di trasformarle in preghiera… perché anche in mezzo alla nuova gente che il Signore mi ha affidato sia annunciatore forte della Sua Parola.
Venendo in mezzo a voi, vi confesso, mai avrei immaginato di trovarmi tanto bene… mi sono sentito subito a casa e secondo questa condizione ho agito… credo di non aver mai agito da estraneo, ma ogni parola e ogni gesto – spero – sono stati improntati a creare il clima di comunità che deve contraddistinguere questa bella parrocchia di san Pietro.

Siete gente brava e bella… conservatevi così, così vi ricorderò con tutto l’affetto di cui il mio giovane cuore sacerdotale ne sarà capace. Vi ho voluti bene uno per uno come doni preziosi di Dio nella mia vita. Oggi mi trovo qui… confuso nelle più intime emozioni a salutarvi… mai avrei immaginato che lasciare una parrocchia fosse tanto difficile… mi consola il fatto che spero di incontrarvi alle Messe estive nella comunità di Aglientu, Rena Majore e Vignola.
Un passaggio obbligato lo voglio dedicare a conclusione del mio ministero parrocchiale in mezzo a voi per dire alcuni grazie.
Il primo, così non si offende nessuno, lo dico a tutti e a ciascuno. Grazie per essere stati con me cristiani e testimoni di Gesù.
Poi vi sono ringraziamenti particolari… se non mi interrompete non sono tantissimi!

Prima a don Antonio… da subito, nella sacrestia del Rosario mi disse «sono molto contento che sia qui»… lo ero – e tutt’oggi lo sono - anche io. Ma tu sai che quella Chiesa in cui entrambi crediamo mi ha chiesto di lasciare dopo poco più di un anno questa parrocchia… Abbiamo lavorato bene assieme, posso dire che non abbiamo mai bisticciato… e soprattutto mi hai insegnato tante cose. Grazie di essermi stato padre, maestro ed amico. Deu ti lu paghede!

Con don Antonio grazie a don Fiori, don Mirco e don Gianni. Vi lascio in buone mani… ce ne sono voluti due per rimpiazzarmi!

Grazie al consiglio pastorale che raggruppa tutte le espressioni della parrocchia.

Un ringraziamento affettuoso lo rivolgo poi a tutti coloro che fanno parte della catechesi… catechiste e ragazzi. Rimarranno indimenticabili le giornate dei campi scuola. Grazie davvero.

Grazie ai membri dei cori che avete reso unica ogni singola celebrazione.

Grazie a chi fa le pulizie in chiesa… vi ho fatto disperare… ma ci siamo divertiti.

Grazie al gruppo di persone che frequenta la Messa delle 7,30!

Grazie al gruppo dei ministranti e ai ministri straordinari della comunione.

Un ultimo e specialissimo grazie lo rivolgo a coloro che sono stati la mia maggiore preoccupazione: i giovani. Ho fatto un po’ di fatica a pescarvi… adesso vi lascio al ministero di don Mirco.

Tra questi un grazie particolare ai giovani del «coro oratorio S. Antonimo» siate uniti e orgogliosi della vostra fede. Dovete crescere ancora…

Nell’ultimo grazie, quello più importante, pongo ciascuno di voi… Grazie a Dio, faccio eucaristia, per questi giorni meravigliosi… e chissà se la divina Provvidenza non farà incrociare di nuovo le nostre strade?

Vi affido tutti all’intercessione di Maria Santissima e con i migliori sentimenti di stima vi imparto la benedizione.

venerdì 16 novembre 2007

Saluto




Tra qualche ora verrà pubblicata la notizia della mia nomina a parroco...



Il mio primo pensiero va alla diletta comunità di San Francesco d'Assisi in Aglientu che la divina Provvidenza affida alla mia cura di pastore. Quando Giovanni Paolo I incontrò i suoi collaboratori per la prima volta disse:

diamo al mondo spettacolo di unità

Diamo anche noi al mondo questo spettacolo di cristianesimo incarnato nella nostra gente, amiamo la nostra terra e i nostri valori. Il resto ve lo dirò il giorno dell'ingresso in parrocchia fissato per



DOMENICA 25 NOVEMBRE P.V.


ALLE ORE 11,30


NELLA CHIESA PARROCCHIALE




Grazie fin da ora.




Pensando alla comunità di San Pietro Apostolo (Cattedrale) in Tempio non posso dire che un grande Grazie. A tutti indistintamente.


Risuonano nel mio cuore le parole di Antoine de Sant-Exuperie:
Non piangere perché è finito... sorridi perché è avvenuto!


Questo il mio sentimento e la mia convinzione... in questi 13 mesi di ministero in mezzo a voi tutto è stato grazia. Dio vi benedica e vi accompagni nella vostra vita.


Un grazie in particolare ai giovani... siate sempre voi stessi e siate cristiani... mi raccomando la Messa domenicale!!!




Saluterò l'eletta comunità della Cattedrale nella Eucaristia di




SABATO 24 P.V. ALLE ORE 18,OO


NELLA CATTEDRALE




Anche per voi vale quanto ho scritto sopra... il resto ve lo dirò sabato.