sabato 24 novembre 2007

Saluto alla parrocchia della Cattedrale di Tempio

Non piangere perché è finito….
Sorridi perché è accaduto
(Antoine de Sant-Exuperie)

Il sentimento profondo del ringraziamento, del fare eucaristia in questa sera, con voi, prende il sopravvento su tutte le altre emozioni che potrebbero scaturire nel nostro intimo.

Da un lato la tristezza del distacco… non è facile, in me per primo, sentire la voce di Dio che come ad Abramo mi dice ancora una volta «esci… e và dove ti mostrerò». Ma la signoria di Cristo mi impone, ancora una volta nella mia vita di firmare in bianco, di «abbandonarmi alla fedeltà di Dio» che per me ha tracciato questa strada. La commozione, talvolta le lacrime, per quanto umane possano essere, vi chiedo di trasformarle in preghiera… perché anche in mezzo alla nuova gente che il Signore mi ha affidato sia annunciatore forte della Sua Parola.
Venendo in mezzo a voi, vi confesso, mai avrei immaginato di trovarmi tanto bene… mi sono sentito subito a casa e secondo questa condizione ho agito… credo di non aver mai agito da estraneo, ma ogni parola e ogni gesto – spero – sono stati improntati a creare il clima di comunità che deve contraddistinguere questa bella parrocchia di san Pietro.

Siete gente brava e bella… conservatevi così, così vi ricorderò con tutto l’affetto di cui il mio giovane cuore sacerdotale ne sarà capace. Vi ho voluti bene uno per uno come doni preziosi di Dio nella mia vita. Oggi mi trovo qui… confuso nelle più intime emozioni a salutarvi… mai avrei immaginato che lasciare una parrocchia fosse tanto difficile… mi consola il fatto che spero di incontrarvi alle Messe estive nella comunità di Aglientu, Rena Majore e Vignola.
Un passaggio obbligato lo voglio dedicare a conclusione del mio ministero parrocchiale in mezzo a voi per dire alcuni grazie.
Il primo, così non si offende nessuno, lo dico a tutti e a ciascuno. Grazie per essere stati con me cristiani e testimoni di Gesù.
Poi vi sono ringraziamenti particolari… se non mi interrompete non sono tantissimi!

Prima a don Antonio… da subito, nella sacrestia del Rosario mi disse «sono molto contento che sia qui»… lo ero – e tutt’oggi lo sono - anche io. Ma tu sai che quella Chiesa in cui entrambi crediamo mi ha chiesto di lasciare dopo poco più di un anno questa parrocchia… Abbiamo lavorato bene assieme, posso dire che non abbiamo mai bisticciato… e soprattutto mi hai insegnato tante cose. Grazie di essermi stato padre, maestro ed amico. Deu ti lu paghede!

Con don Antonio grazie a don Fiori, don Mirco e don Gianni. Vi lascio in buone mani… ce ne sono voluti due per rimpiazzarmi!

Grazie al consiglio pastorale che raggruppa tutte le espressioni della parrocchia.

Un ringraziamento affettuoso lo rivolgo poi a tutti coloro che fanno parte della catechesi… catechiste e ragazzi. Rimarranno indimenticabili le giornate dei campi scuola. Grazie davvero.

Grazie ai membri dei cori che avete reso unica ogni singola celebrazione.

Grazie a chi fa le pulizie in chiesa… vi ho fatto disperare… ma ci siamo divertiti.

Grazie al gruppo di persone che frequenta la Messa delle 7,30!

Grazie al gruppo dei ministranti e ai ministri straordinari della comunione.

Un ultimo e specialissimo grazie lo rivolgo a coloro che sono stati la mia maggiore preoccupazione: i giovani. Ho fatto un po’ di fatica a pescarvi… adesso vi lascio al ministero di don Mirco.

Tra questi un grazie particolare ai giovani del «coro oratorio S. Antonimo» siate uniti e orgogliosi della vostra fede. Dovete crescere ancora…

Nell’ultimo grazie, quello più importante, pongo ciascuno di voi… Grazie a Dio, faccio eucaristia, per questi giorni meravigliosi… e chissà se la divina Provvidenza non farà incrociare di nuovo le nostre strade?

Vi affido tutti all’intercessione di Maria Santissima e con i migliori sentimenti di stima vi imparto la benedizione.

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