giovedì 2 agosto 2007

OFFERTORIO


Nel MR 1570 si parla di offertorium che ha inizio subito dopo la professione di fede, introdotto dall’offertorium: una antifona salmica che introduce la preparazione dei doni. Quest’ultima appare lunga e complessa: comprende infatti la preparazione dei doni e la presentazione a Dio mediante apposite preghiere. L’incensazione ed il lavabo è accompagnato da preghiere e salmi. Mi pare importante far notare anche qui l’assenza della partecipazione dell’assemblea che rimane in passivo silenzio durante tutto l’offertorio, anche per l’incensazione dopo quella delle oblate e del sacerdote si dice, infatti, «postea incensatur sacerdos a diacono, deinde alii per ordinem».
http://www.youtube.com/watch?v=aQK8d6_o3sU&NR=1

Il MR 1970 dopo la lettura del Vangelo e prima della professione di fede pone l’omelia, quale momento che “dovrebbe” far parte della sezione chiamata «Liturgia Verbi». Alla Professione di fede segue la «oratio universalis seu oratio fidelium» quale novità nell’ordo Missaæ. Il termine «offertorium» che nel MR del 1570 designava la parte che segue, viene ora chiamato «liturgia eucharistica», nella rubrica si aggiunge che «expedit ut fideles participationem suam oblationem manifestent, afferendo sive panem et vinum, ad Eucharistiæ celebrationem, sive alia dona, quibus necessitatibus Ecclesiæ et pauperum subveniatur», realtà totalmente assente nell’ordo del 1570.

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